Cannabis e Storia

La cannabis nei testi antichi: de historia stirpium

La cannabis per la comunità europea è un ingrediente di cui non vi è una comprovata storia di utilizzo alimentare precedente a una ventina di anni fa

“Alimenti e ingredienti alimentari che non sono stati usati in maniera significativa nella comunità europea prima del 15 maggio 1997 sono considerati Novel Food“. Così anche estratti e sostanze isolate, con l’esclusione degli aromi.

La regolamentazione dei Novel Food si differenzia dalla semplice legislazione alimentare in quanto richiede di provare la sicurezza del prodotto con tutta una serie di studi dal costo particolarmente elevato.

Qui il LINK a un interessante approfondimento su cannabisterapeutica.info

Così esiste un database degli ingredienti considerati per l’appunto Novel Food a cui dovrebbero essere applicati questi controlli e regolamentazioni, ma l’elenco non ha valore esecutivo, da solo indicazioni ai vari paesi membri che agiscono poi in relativa autonomia.

Ciò che risulta paradossale è la pretesa mancanza di prove a sostegno dell’uso alimentare della cannabis precedente al ’97. Non fosse per questi tribolati e incerti tempi moderni, di prove, scavando nel passato ce ne sono fin troppe.

Un esempio è costituito da uno dei documenti storico-scientifici più decantati del 1500/600 e non solo: il De Historia Stirpium commentarii insignes (commentario notabile della storia delle piante), o semplicemente De Historia Stirpium.

L’opera fu pubblicata a Basilea nel 1542 dal medico e botanico tedesco Leonhart Fuchs, corredata da una ricca serie di illustrazioni curate da Albrecht Meyer (che realizzò i disegni partendo dalle piante stesse), Heinrich Füllmaurer (che incise i disegni su legno per la xilografia) e da Vitus Rudolph Speckle (che stampò fisicamente i disegni). Comprende circa 497 piante e più di 500 illustrazioni xilografiche.

In questo straordinario compendio compare, per l’appunto, proprio la canapa, con una serie di specifiche informazioni a proposito del suo genere e della sua conformazione, dei luoghi dove tendenzialmente cresce e dei climi che predilige. Fuchs poi cita Dioscoride, Galeno; Plinio e Simeo a proposito degli usi medicamentosi della pianta, dalle radici al seme, attraverso l’assunzione di infusi, inalazione e non solo.

Nonostante la precisione e la cura spese dagli autori, ancora in questo erbario, che pure vanta le illustrazioni più raffinate del suo periodo, riportate dal vivo, la cannabis è disegnata con i fiori maschili e femminili sulla stessa pianta.

Fonte articolo: https://sicamweb.it/cannabis-testi-antichi-historia-stirpium